I ricercatori svizzeri raccomandano azioni urgenti per affrontare le cause del declino degli insetti

Notizia dell'11 aprile 2019

Il declino e la messa in pericolo degli insetti sono ampiamente documentati nella letteratura scientifica e le loro principali cause sono note. Questo è ciò che il Forum Biodiversità dell'Accademia svizzera di scienze naturali ha scritto in una scheda informativa pubblicata giovedì scorso. I ricercatori raccomandano di affrontare con urgenza le cause del declino degli insetti.

Secondo i ricercatori, il numero e la diversità di insetti in Svizzera e in altre parti d'Europa centrale sono in gran parte in forte declino. In Svizzera, secondo le Liste rosse, il 60% delle specie di insetti studiate è a rischio. I più colpiti sono gli insetti delle zone agricole, seguiti da quelli degli ambienti acquatici.

Il forte declino degli insetti è legato alla distruzione, al degrado e alla frammentazione dei loro habitat. Questa situazione è dovuta all'utilizzo intensivo del suolo, accompagnato dall'uso massiccio di pesticidi e fertilizzanti, all'assenza di strutture e habitat (siepi, boschetti, prati umidi e stagni, siti magri e secchi, ecc.), allo sviluppo delle infrastrutture e dell'area edificata, nonché all'inquinamento luminoso. Per un gran numero di insetti, i siti adatti sono diventati rari, constatano i ricercatori.

Secondo loro, la scomparsa degli insetti può avere gravi conseguenze: riduzione dell'impollinazione (la resa e la qualità di oltre il 75% delle principali piante utili del mondo dipendono almeno in parte dagli insetti), moltiplicazione degli organismi nocivi, degradazione del suolo e diminuzione del nutrimento per gli uccelli, i pesci e altri insettivori. In effetti, dal 1990 le popolazioni di uccelli insettivori sono diminuite del 60% nelle zone rurali, mentre sono aumentate le popolazioni di uccelli dei boschi e ad alimentazione mista. Per arginare la scomparsa degli insetti, sarebbe necessario non solo completare le conoscenze, ma soprattutto affrontare senza indugio le principali cause ben note, raccomandano i ricercatori.

FonteComunicato stampa del Forum Biodiversità dell'Accademia svizzera di scienze naturali, 11.04.2019 (in tedesco)