La nuova Ordinanza sulla caccia: priva di fatti e di logica

Comunicato stampa del 1.11.2023 di Pro Natura, WWF Svizzera, BirdLife Svizzera e Gruppo Lupo Svizzera

Il 1° dicembre 2023 entrerà in vigore la nuova Ordinanza sulla caccia. Così come è stata adottata dal Consiglio federale è contraria a qualsiasi logica. Dimostra inoltre che la protezione delle specie e l’interazione tra economia alpestre, fauna selvatica e bosco non vengono comprese. L’abbattimento di branchi di lupi non problematici non farà che aggravare la situazione dei danni nelle Alpi. Ora starà ai Cantoni agire con cognizione di causa e secondo le intenzioni della legge e del Parlamento.

Il 6 settembre 2023, la Conferenza per la foresta, la fauna e il paesaggio dei Cantoni ha definito l’Ordinanza sulla caccia, adottata praticamente senza modifiche dal Consiglio federale, parziale nei contenuti, unilaterale e in contraddizione con le considerazioni scientifiche sulla protezione delle specie e con i pareri espressi finora dal Consiglio federale stesso. La dura critica al Consiglio federale, condivisa dagli ambienti forestali, si riferisce in particolare alla possibilità di fissare in modo del tutto arbitrario i valori soglia concernenti la quantità di branchi presenti in Svizzera. Anche seguito alle spiegazioni del consigliere federale Rösti, questi valori soglia sono da considerarsi arbitrari e privi di basi scientifiche. 

Ora tutto è in mano ai Cantoni

Pro Natura, WWF Svizzera, BirdLife Svizzera e Gruppo Lupo Svizzera si aspettano che i Cantoni agiscano, come finora, su una base di competenza, equilibrio e proporzionalità. La nuova Legge sulla caccia e la nuova possibilità di regolazione proattiva in caso di danno o pericolo imminente attribuiscono ai Cantoni un ulteriore margine di manovra nella gestione del lupo. Interventi mirati e tempestivi contro i branchi particolarmente dannosi possono effettivamente portare a una diminuzione dei danni.  

Un’estesa protezione delle greggi attuata in una misura ragionevolmente esigibile è imprescindibile, non ci sono alternative che tengano. Ora si tratta di mettere a disposizione il denaro necessario. Nel 2023, nonostante nei Cantoni in cui è presente il lupo il numero di ovini e caprini in estivazione sia aumentato e sebbene la popolazione di lupi sia cresciuta, la quantità di capi predati è diminuita significativamente. Una gestione proporzionata della presenza del lupo è una sfida impegnativa per tutte le parti coinvolte, ma è fattibile. L’Ordinanza del Consiglio federale è in contrasto con tutto questo e dovrà essere urgentemente corretta con la procedura di consultazione ordinaria che si terrà nel 2024. 
 


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Contatto

Pro Natura & WWF Svizzera: Silvia Gandolla, associata scientifica, tel. 076 383 35 67,  silvia.gandolla@wwf.ch