Rapporto scientifico «State of the World's Birds 2022»: il numero di uccelli diminuisce rapidamente

Comunicato stampa di BirdLife Svizzera del 29.09.2022

Gli uccelli sono più che mai sotto pressione su scala mondiale: quasi la metà delle specie di uccelli presenta degli effettivi in declino, mentre solo il 6% è in aumento. Attualmente 1’409 specie (una su otto) figurano sulla Lista rossa mondiale, 187 invece sono già scomparse. È ciò che rivela il nuovo rapporto scientifico «State of the World's Birds 2022» di BirdLife International. Esso identifica inoltre i motivi della crisi mondiale della biodiversità e propone delle soluzioni. Un paragone con la Svizzera mostra che nel nostro Paese la situazione è particolarmente critica, con una proporzione di specie minacciate tre volte più elevata.

Basandosi sui dati più recenti disponibili a livello internazionale, il rapporto scientifico «State of the World's Birds 2022» pubblicato questa settimana da BirdLife International mostra la situazione dell’avifauna su scala globale. Gli uccelli sono degli indicatori dello stato della biodiversità. Fanno parte dei gruppi di specie più studiati al mondo e sono presenti praticamente ovunque sul pianeta. La diminuzione del numero di specie di uccelli o di interi gruppi di specie fornisce quindi delle indicazioni importanti sullo stato dei diversi ecosistemi.

Il rapporto sullo stato dell’avifauna mondiale viene pubblicato ogni quattro anni. In questo quinto aggiornamento, secondo gli autori le cifre sono più inquietanti che mai. Per quasi la metà delle 11'000 specie di uccelli presenti sulla Terra è stato constatato un declino, con numerose popolazioni già fortemente decimate. Solo il 6% delle specie segue una tendenza al rialzo. Una specie su otto (13%) figura sulla Lista rossa mondiale (categorie da «vulnerabile» a «in pericolo critico»), conformemente ai severi criteri internazionali, e il 9% figura sulla lista di allerta (categoria «quasi minacciata»), mentre 187 specie sono già estinte.

Lista rossa svizzera ancora più lunga

In Svizzera la situazione è ancora più critica. La Lista rossa degli uccelli nidificanti del nostro Paese, elaborata seguendo gli stessi criteri internazionali, contiene una proporzione circa tre volte più elevata di specie: il 40% delle 205 specie di uccelli nidificanti figura sulla Lista rossa. Pure la lista di allerta è più lunga (20% contro 9%). Dal 2010 17 specie hanno potuto essere classificate in una categoria di minaccia inferiore, mentre 25 sono state classate in una categoria di minaccia superiore. Le specie degli ambienti agricoli e delle zone umide sono particolarmente minacciate, mentre nei boschi gli uccelli stanno un po’ meglio, ovviamente con delle eccezioni.

Un paragone diretto delle cifre svizzere e mondiali è delicato dal punto di vista metodologico. La constatazione secondo la quale l’avifauna e la biodiversità non si trovano in buone condizioni è tuttavia chiaramente confermata da numerosi altri studi complementari1.
4 specie che figurano sulla lista di allerta mondiale sono pure degli uccelli nidificanti in Svizzera: la Coturnice, la Moretta tabaccata, il Chiurlo maggiore (benché nei fatti sia estinto nel nostro Paese) et il Gipeto. Vi si aggiungono 14 specie di uccelli che figurano sulla Lista rossa europea o la lista di allerta, tra cui la Pavoncella, la Pernice bianca, la Pispola e la Tortora selvatica2. Per tutte queste specie quindi la Svizzera riveste una responsabilità particolare.

Altre conclusioni importanti del rapporto: 

  • Solamente in Nord America e nell’Unione europea (UE), le popolazioni di uccelli sono diminuite di tre miliardi di individui nel corso degli ultimi 50 anni. Ciò corrisponde a una diminuzione del 29% in Nord America e di circa il 18% nell’UE. 
  • In Europa vi sono grandi differenze tra i vari ecosistemi: se le popolazioni di uccelli nei boschi sono diminuite del 3% dal 1980, quelle degli ambienti agricoli sono calate del 57%. Per gli uccelli di montagna, la diminuzione è del 10% in soli 12 anni (2002-2014).
  • Secondo il rapporto, l’espansione e l’intensificazione dell’agricoltura costituiscono la più grande minaccia per gli uccelli nel mondo, toccando il 73% di tutte le specie minacciate. La meccanizzazione crescente, l’utilizzo di prodotti agrochimici e la conversione dei prati in terre coltivate per esempio hanno causato una diminuzione del 57% del numero di uccelli delle terre agricole in Europa dal 1980.
  • La deforestazione e una silvicoltura non sostenibile costituiscono pure un problema maggiore su scala mondiale: la perdita di oltre 7 milioni di ettari di boschi all’anno (1.7 volte la superficie della Svizzera) ha delle ripercussioni sulla metà delle specie di uccelli minacciati. 

 

Le dichiarazioni di intenti devono essere seguite dai fatti

«Gli uccelli ci informano sullo stato del nostro ambiente naturale», dichiara Patricia Zurita, CEO di BirdLife International. «Ma noi, gli umani, ignoriamo il loro messaggio». E aggiunge: «Se la pandemia di Covid e altre crisi hanno distolto la nostra attenzione dall’agenda ambientalista, la società mondiale ora deve rifocalizzarsi sulla crisi della biodiversità».

Per Raffael Ayé, direttore di BirdLife Svizzera, è chiaro che si presta ancora troppa poca attenzione alla crisi mondiale della biodiversità, soprattutto in Svizzera. «Le crisi del clima e della biodiversità devono essere risolte insieme. Ci troviamo nella sesta ondata di estinzioni mondiale che dobbiamo combattere con determinazione e senza indugi». Una delle misure più urgenti è di proteggere le superfici più importanti necessarie alla conservazione della biodiversità e degli uccelli. In Svizzera è essenziale realizzare rapidamente un’infrastruttura ecologica funzionale: una rete nazionale di superfici preziose sulle quali la biodiversità è protetta e favorita efficacemente. «È importante che tutte le politiche settoriali  prendano coscienza della necessità di agire e che si impegnino ad affrontare insieme le sfide, in modo che le misure necessarie alla protezione della nostra base vitale possano finalmente essere implementate», spiega Raffael Ayé.

Altre misure urgenti nel contesto globale:

  • Adattamento della politica agricola a favore di un’agricoltura sostenibile
  • Lotta contro la deforestazione 
  • Lotta rapida contro la crisi climatica attraverso soluzioni rispettose della natura
  • Lotta contro il bracconaggio e migliori leggi sulla caccia
  • Misure di conservazione per le specie minacciate
  • Rafforzamento delle misure di lotta contro la diffusione mondiale delle specie animali e vegetali esotiche invasive
  • Pesca sostenibile e riduzione delle catture accidentali 

Gli uccelli sono anche fonte di speranza

Gli uccelli ci danno anche speranza: ci dimostrano che con delle misure efficaci delle specie possono essere salvate e che la natura può riprendersi. Finora più di 450 siti preziosi per gli uccelli e la biodiversità (Important Bird and Biodiversity Areas IBA) hanno potuto essere designate come zone protette grazie agli sforzi dei partner BirdLife. E dal 2013, 726 specie di uccelli minacciati nel mondo hanno beneficiato direttamente delle misure del partenariato BirdLife. Con i suoi progetti per la Civetta, la Pavoncella, il Topino e altre specie, BirdLife Svizzera ottiene pure un forte impatto positivo sulle loro popolazioni. Raffael Ayé conclude: «Se gli ambienti politici, le autorità, l’economia e la società investono seriamente nella protezione della biodiversità in Svizzera, un grande miglioramento è possibile!»

1 - https://www.birdlife.ch/fr/content/la-biodiversite-decline-confederation (in francese)
- https://www.birdlife.ch/fr/content/biodiversite-ou-en-est-la-suisse (in francese)

2 Specie di uccelli della Lista rossa europea in Svizzera: Edredone, Moriglione, Pavoncella, Chiurlo maggiore (ormai estinto in Svizzera), Gipeto, Martin pescatore, Tortora selvatica e Averla maggiore (estinta in Svizzera). Specie che figurano sulla lista di allerta europea: Smergo minore, Folaga, Nibbio reale, Pernice bianca, Pispola e Coturnice.
 

BirdLife Svizzera: insieme per la biodiversità - dal locale al globale

BirdLife Svizzera si impegna con passione per la natura. Con 68’000 membri, 450 sezioni locali, associazioni cantonali e partner su tutto il pianeta, BirdLife Svizzera fa parte della più grande rete di protezione della natura al mondo, BirdLife International - radicata nelle comunità, efficace in tutto il mondo.

Insieme ai nostri membri, ci battiamo per la biodiversità. Realizziamo numerosi progetti di conservazione per le specie in pericolo e i loro habitat, dalla Civetta al Martin pescatore passando per l’infrastruttura ecologica. Con i centri natura BirdLife, la rivista Ornis e una vasta gamma di corsi, rendiamo la natura tangibile e motiviamo le persone a proteggerla.

www.birdlife.ch

 


Immagini

Illustrazione 1: qualche cifra del rapporto «State of the World's Birds 2022»


Illustrazione 2: le minacce principali per gli uccelli. Le cifre indicano il numero di specie di uccelli toccate da ogni fattore. 

 

L'Averla iberica (foto) è minacciata a livello globale secondo la Lista rossa. L'Averla maggiore, presente nel nostro Paese, è ora anche nella Lista rossa europea delle specie di uccelli in pericolo. In Svizzera, la specie è già scomparsa come uccello nidificante. 

Foto: Michael Gerber

La fotografia può essere utilizzata solo nell'ambito di questo comunicato stampa indicando correttamente l'autore.


Il Chiurlo maggiore non nidifica più in Svizzera. Figura sulla Lista rossa europea degli uccelli minacciati e anche sulla lista di allerta mondiale («potenzialmente minacciato»).

Foto: Michael Gerber

La fotografia può essere utilizzata solo nell'ambito di questo comunicato stampa indicando correttamente l'autore.

 

 


Ulteriori informazioni

Stefan Bachmann, responsabile media BirdLife Svizzera, stefan.bachmann@birdlife.ch, tel. 078 740 50 51