Vanneau © Michael Gerber

La pavoncella è l’uccello dell’anno 2019

Comunicato stampa di BirdLife Svizzera del 16 gennaio 2019

BirdLife Svizzera ha designato la pavoncella quale uccello dell’anno 2019. Una volta questa specie viveva nei prati umidi, ma dopo la loro bonifica si è adattata ai campi coltivati ed è ora minacciata di estinzione. L’intensificazione dell’agricoltura, con i suoi molteplici passaggi di macchinari nei campi e l’utilizzo massiccio di pesticidi, ha condotto alla quasi totale scomparsa della pavoncella in Svizzera. Grazie a una stretta collaborazione tra le associazione per la natura e gli agricoltori per la salvaguardia dei siti di nidificazione, questo uccello dal piumaggio cangiante ha ora una nuova opportunità.

Le prime pavoncelle tornano in Svizzera dai loro quartieri invernali, situati nella regione mediterranea, già in febbraio, mentre a partire da fine marzo è possibile sentire il tipico canto del maschio. Le pavoncelle nidificano in colonie, con più coppie che installano i loro nidi gli uni vicino agli altri, permettendo loro di proteggersi reciprocamente dai nemici. I maschi tentano di conquistare le femmine con dei voli di parata spettacolari. Preparano nel suolo fino a nove conche ed è la femmina che sceglie quella più adeguata quale sito di nidificazione. La femmina depone nel nido da 3 a 4 uova e le cova durante un periodo compreso tra 26 e 29 giorni.

Delle uova un tempo apprezzate dal cancelliere Bismarck
In passato le uova di pavoncella venivano raccolte per il consumo, tant’è che ogni anno il cancelliere Bismarck ne riceveva una cesta piena per il suo compleanno. Appena usciti dall’uovo, fin dal loro primo giorno, i pulcini di pavoncella cercano autonomamente il proprio cibo, ma sono sorvegliati e se necessario scaldati soprattutto dalla femmina, mentre il maschio tiene lontani i predatori. Durante le prime settimane le giovani pavoncelle si acquattano al suolo in caso di pericolo. Questo comportamento, che funziona bene con i nemici naturali, diventa tuttavia una trappola mortale di fronte ai macchinari agricoli. Inoltre, se i campi vengono trattati con dei pesticidi, il nutrimento composto da insetti e piccoli lombrichi viene a mancare. Anche i cambiamenti climatici hanno un impatto: nel caso di periodi secchi, i giovani muoiono di fame poiché le prede si ritirano nella profondità del suolo.

Praticamente scomparse!
Una volta le pavoncelle nidificavano nei prati umidi, ma questi sono stati praticamente tutti drenati nella metà del 20esimo secolo. Il migliaio di coppie che veniva ancora conteggiato negli anni ‘70 si è rifugiato nei campi coltivati per nidificare, ma a causa della continua intensificazione dello sfruttamento del suolo e del progressivo aumento dell’uso dei pesticidi la situazione si è ulteriormene aggravata. Nel 2005 in Svizzera venivano ancora conteggiate solamente 83 coppie di pavoncella.

La svolta grazie alla collaborazione tra agricoltori e difensori della natura
Una quindicina di anni fa BirdLife Svizzera e la Stazione ornitologica svizzera hanno lanciato diversi progetti di protezione in collaborazione con agricoltori e numerosi volontari. Dopo la costruzione del nido, le pavoncelle vengono protette dai predatori terrestri su una grande superficie con delle recinzioni elettriche. Con il supporto degli agricoltori, i volontari sorvegliano tutti i passaggi delle macchine agricole al fine di evitare la distruzione delle uova o dei pulcini. Degli accordi vengono stipulati con gli agricoltori affinché creino, durante lo sfalcio, un mosaico di fasce erbose non falciate per garantire ai giovani un accesso al nutrimento e una protezione anche dai rapaci. Inoltre, i campi vengono rivalorizzati attraverso la creazione di nuove zone umide.

Rimangono da fare ancora molti sforzi
Questi sforzi di protezione hanno invertito la tendenza: nel 2018 nel nostro Paese vi erano di nuovo 206 coppie nidificanti. Ma gli effettivi sono ancora troppo deboli per potersi mantenere senza misure, e in alcune regioni la collaborazione tra gli agricoltori e le associazioni per la natura deve essere ulteriormente migliorata e intensificata. Sfortunatamente, la tendenza a colmare le depressioni umide nei campi coltivati e nei prati, veri biotopi che costituiscono dei siti di alimentazione importanti non solo per le pavoncelle, persiste. Altre specie che nidificano nei prati come lo stiaccino, l'allodola o il re di quaglie hanno pure bisogno delle premure degli agricoltori per poter sopravvivere, poiché anche i loro effettivi sono in forte declino o estremamente bassi. BirdLife Svizzera si impegna da molti anni in progetti di protezione e per una politica agricola che assicuri la sopravvivenza delle specie del paesaggio coltivato svizzero.

 


Foto

La pavoncella è stata designata quale uccello dell’anno da BirdLife Svizzera. Questa specie può sopravvivere nel nostro Paese solo grazie a una migliore collaborazione tra agricoltori e le associazioni per la natura.

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Foto: Michael Gerber


Le giovani pavoncelle hanno bisogno di un mosaico di superfici prative falciate e lasciate sul posto che garantisce loro nutrimento e rifugio.

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Foto: BirdLife Svizzera


Le pavoncelle hanno bisogno di zone umide nei campi coltivati e nei prati.

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Foto: BirdLife Svizzera

 


Film

Download materiali film (660 MB): https://www.mydrive.ch/shares/download/1934/06f198abe3ba2c4eb3531bb5405671cc

Film ufficiale sulla pavoncella, in francese (5 min.) (260 MB): https://www.mydrive.ch/shares/download/1936/c3293426680a74ffa7ea69fe6d11c140
Youtube: https://youtu.be/qP3ArAZd5e0

Film ufficiale sulla pavoncella, in tedesco (5 min.) (260 MB): https://www.mydrive.ch/shares/download/1935/8fc50f1d35bc5c49bfabbee17ef98be6
Youtube: https://youtu.be/FXjTUjdoPe4


Per maggiori informazioni

Chiara Scandolara, responsabile Svizzera italiana
tel. 091 795 12 80, chiara.scandolara@birdlife.ch