Bécassine des marais

Nuova Lista rossa degli uccelli d'Europa: è urgente agire!

La revisione della Lista rossa degli uccelli d'Europa pubblicata da BirdLife International indica che, nel nostro continente, praticamente una specie di uccello su cinque è minacciata. Le specie più minacciate sono quelle degli ambienti agricoli e di quelli marini. Per BirdLife, queste nuove cifre mostrano che l'essere umano continua a sfruttare la natura in maniera poco sostenibile. Nel quadro del Decennio delle Nazioni Unite per il ripristino degli ecosistemi 2021-2030, devono essere realizzati al più presto dei miglioramenti significativi, sia a livello europeo sia nazionale.

Come stanno gli uccelli a livello europeo? Quali specie sono diminuite e quali sono aumentate negli ultimi anni? È ciò che mostra la revisione della Lista rossa degli uccelli d'Europa, pubblicata da BirdLife International per conto dell'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN), che prende in considerazione le 554 specie di uccelli osservate regolarmente in Europa. Di queste, 71 (13%) sono minacciate a vari gradi: 2% "in pericolo critico", 3% in pericolo" e 9% "vulnerabili". Un altro 6% (34 specie) è potenzialmente minacciato e quindi queste specie si trovano nella lista di allarme. Una specie di uccelli su cinque si trova quindi in una categoria di minaccia. In Svizzera, il tasso di specie minacciate è ancora più alto: ben il 39% degli uccelli nidificanti in Svizzera figura sulla Lista rossa pubblicata nel 2010. Un aggiornamento di questa lista sarà presto pubblicato, in modo che anche per il nostro Paese sia visibile l'evoluzione degli ultimi dieci anni. Tuttavia, il confronto mostra già che la Svizzera ha smesso da tempo di essere un esempio di protezione della biodiversità e che è necessario agire con urgenza.

Evoluzione dei diversi habitat

Un paragone tra i principali tipi di habitat in Europa mostra che le superfici coltivate e quelle prative ospitano il maggior numero di specie minacciate e potenzialmente minacciate, seguite subito dagli ambienti marini e dalle zone umide dell'entroterra. I risultati confermano quelli di altri studi (EU 2013-2018 o IPBES 2019 - in inglese).

37 specie stanno meno bene di prima, 47 invece meglio

Oltre a queste cattive notizie, vi sono pure dei punti positivi. Sebbene il 30% degli uccelli europei presenti una tendenza in declino, il 21% delle specie è invece in aumento. Il Nibbio reale, per esempio, sta meglio che in passato ed è uscito dalla lista di allarme. 46 altre specie sono pure state classificate in categorie di minaccia inferiore. Tuttavia, per la metà di queste specie, il declino degli effettivi non si è fermato ma è semplicemente rallentato.

Decennio delle Nazioni Unite per il ripristino degli ecosistemi 2021-2030

Poiché gli uccelli svolgono delle funzioni molto variate all'interno dei diversi ecosistemi, servono degli indicatori dello stato del nostro ambiente. Dobbiamo quindi considerare il declino continuo di numerose specie di uccelli una volta comuni come un segnale di allarme ed assicurare rapidamente i miglioramenti necessari in Europa e nel nostro Paese. La realizzazione dell'infrastruttura ecologica in Svizzera, una rete coerente di aree protette e interconnesse, rappresenta una grande opportunità.

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